Consiglio Nazionale 2008 - Fidca

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Consiglio Nazionale Bologna 11 Ottobre 2008
 

Si è svolto a Bologna il giorno 11 ottobre 2008 il Consiglio Nazionale della nostra Associazione.

L’Ordine del Giorno era il seguente:
  1. situazione generale Fidca - Chiusura ed apertura Sezioni – Mod.06/OR.
  2. Mod.730, 5 per mille a favore della Fidca.
  3. Risposta negativa del Ministero della Difesa per i contributi annui.
  4. Statuto.
  5. Sito internet.
  6. Copertura di tutte le manifestazioni svoltesi in campo nazionale.
  7. Pagamento arretrati dei bollini e riviste alle Sezioni.
  8. Assemblea Nazionale 2009, data e città da scegliere e candidature.
  9. Varie ed eventuali.

Presenti 8 consiglieri, di cui uno per delega, la riunione è ritenuta valida in seconda convocazione. Presenti Lazzarini, Parodi, Lotto, Fava, Palermo, Chegia, Mazza, Vaccaro, e Fabbri per delega. Il Presidente ha illustrato i punti all’Odg uno per uno, quindi i partecipanti, dopo ampia discussione, hanno approvato quanto esposto.

- Sul punto 1 il Presidente ha posto l’accento sulla situazione generale, che pur essendo consolidata nel suo insieme, non é ancora ben delineata a causa di due grossi nei: il proselitismo e la sostituzione dei Presidenti che ci hanno lasciato o che sono nell’impossibilità di operare.
Per quanto riguarda il proselitismo, salvo qualche sprazzo, è fermo al palo. Se le Sezioni non pensano qualcosa per attirare iscritti, entro qualche tempo la nostra Associazione si esaurirà, considerando l’età media degli iscritti. Stessa cosa per i Presidenti: sembra impossibile che, quando un nostro Presidente periferico lascia, non si trovano persone che lo possano sostituire. Ecco quindi che bisogna già definire, quando un Presidente viene eletto, una o due persone del Consiglio sezionale che lo possano sostituire in via provvisoria o stabile. Le Sezioni, poi, devono inviare all’Organizzazione il mod.06/OR, dove ci sono tutti i dati relativi alla Sezione stessa, per facilitare la Presidenza Nazionale, in caso di abbandono del Presidente, di trovare il sostituto.
Le Sezioni chiuse sono state nove, quelle aperte otto.

- Punto 2 mod. 730, cinque per mille.
Su questo punto il Presidente comunica che ha concluso l’iter della pratica per iscrivere la Fidca nell’elenco delle Associazioni che hanno diritto alla restituzione del 56 per mille dell’irpef da parte dello Stato. La richiesta è stata accolta in prima istanza. Ora deve essere vagliata dalla Commissione per l’approvazione definitiva, in base alla documentazione presentata. L’accoglimento definitivo lo sapremo a fine anno. E’ intanto opportuno che i Presidenti di Sezione mettano al corrente della cosa i loro iscritti, magari anche parenti ed amici, in modo che alla prossima dichiarazione dei redditi, nell’apposito spazio del cinque per mille, mettano il numero della nostra Associazione, che è 95010250108. Lo Stato pagherà il cinque per mille sull’importo che il dichiarante dovrà versare, togliendolo dalle sue entrate, quindi senza nessun carico da parte del dichiarante stesso. A fine anno sarà data notizia ufficiale.

- Punto 3: Contributo del Ministero della Difesa. Dopo lungo iter, cominciato dai Presidenti che mi hanno preceduto e continuato dal sottoscritto in modo massiccio il 24 gennaio 2006, si è concluso il 28 agosto 2008 con una risposta negativa da parte del Ministero. Quindi la Fidca rimarrà senza quei contributi che altre Associazioni ricevono e che, anche se pochi, riuscirebbero a portare avanti, in parte, le spese che si incontrano.
Ecco quindi che, per il momento, non ci resta altro da fare che accantonare la situazione, per riaprirla non appena ve ne sarà la possibilità.

- Punto 4: Statuto. Nella seduta del Consiglio Nazionale del 7 giugno 2007, due Dirigenti Nazionali si erano presi l’impegno di modificare il REGOLAMENTO del nostro Statuto e non lo Statuto stesso. Ciò perché è più semplice e non occorre l’approvazione dei soci riuniti in assemblea straordinaria, evitando così le spese notarili. Ma da quanto risulta, queste persone non hanno potuto portare a termine l’impegno che si erano preso, per cui è stato deciso di fare tutto “per referendum”, cosa che è abbastanza complessa e che abbisogna di molto tempo. Ora la soluzione è quella di andare alla Assemblea Elettiva del prossimo anno con il vecchio Statuto.

- Punto 5: sito internet. Si è notato che il sito internet, www.fidca.it, aperto attraverso il nostro Presidente di Lecce Mazza, è fermo da diversi mesi. La promessa che diversi Presidenti e Consiglieri avevano fatto di tenere sempre aggiornato il sito, non è andata a buon fine, per cui bisogna riprendere la pubblicazione di tutte quelle notizie che servono ad illustrare i meriti della nostra Associazione.

- Punto 6: copertura delle cerimonie che si svolgono in campo nazionale. Con l’apertura della Sezione di Roma e con il suo Presidente Antonio Larocca, che è anche Alfiere Nazionale, tutte le cerimonie che si svolgono nella capitale sono coperte. Il prof. Larocca, molto interessato a tali partecipazioni, viene a sollevare la mia persona da lunghi viaggi e da costi notevoli per l’Associazione. Il Presidente di Roma è stato elogiato e pregato di continuare finché sarà in buona salute.

- Punto 7: pagamenti arretrati di bollini e riviste. Nonostante diversi solleciti, ci sono ancora 28 Sezioni che non hanno pagato l’ultimo numero della rivista. Alcune di queste, poi, hanno degli arretrati notevoli, non avendo pagato nessun numero del 2007. Tra queste vi sono Sezioni che non avrei mai immaginato che se ne “fregassero”, nonostante le lettere di sollecito. Dovrò cambiare parere sulle persone che le reggono.
Stessa cosa per i bollini. Oltre a non aver pagato il 2008, alcune Sezioni devono versare il 2007. Per fortuna sono poche, ma intralciano quella che è la vita economica dell’Associazione. Per non parlare poi dei diritti Statutari che il pagamento del bollino 2008 dà ai Presidenti. Infatti chi non versa la quota e non si mette in regola entro il 31 dicembre 2008, verrà escluso dalla votazione per l’elezione dei Consiglieri Nazionali il prossimo anno. E pensare che i bollini, con delibera dell’ultima assemblea nazionale devono essere versati entro il mese di aprile di ogni anno, con tolleranza sino a giugno.
Comunque il Consiglio Nazionale mi ha incaricato di fare una ulteriore e definitiva richiesta. Poi saranno prese delle misure, anche drastiche.

- Punto 8: Assemblea Nazionale 2008. Come ben sapete, nella primavera del prossimo anno scade il mio mandato, per cui è necessario fare una nuova assemblea elettiva per nominare 15 Consiglieri Nazionali che, poi, eleggeranno il Presidente.
Il Consiglio è intenzionato a farla, salvo cambiamenti dell’ultima ora, nella città di Vicenza, ospiti del nostro Presidente Cav. Uff. Sergio Chegia, che ha una bella sala in comodato d’uso. Non solo, ma al piano superiore vi è un ristorante, dove si potrebbe usufruire del pranzo a prezzi molto buoni.
Vicenza è sulla linea ferroviaria Milano-Venezia ed è servita pure dall’autostrada Venezia-Milano. Quindi buone possibilità di raggiungerla sia per chi viene dal nord che dal sud. Per chi lo volesse, poi, a Venezia vi è l’aeroporto Marco Polo e, quindi, raggiungere la città lagunare da qualsiasi parte del sud sarebbe facilitato.
Manderò a tutte le Sezioni l’invito a partecipare, la delega in caso di impossibilità e l’invito a candidarsi anche alle cariche nazionali. Spero che a detta assemblea vi sia un buon numero di Presidenti o loro delegati. Ricordo il versamento dei bollini 2008 e arretrati 2007 per chi vuole partecipare, candidarsi e votare.

- Punto 9: varie ed eventuali. Ho messo al corrente delle dimissioni del Presidente Regionale della Sicilia Ten. Col. Coroneo Prof. Amerigo e chiesto al Consiglio che prontamente mi ha dato, il parere di eleggere pro tempore al suo posto il Presidente della Sezione di Palermo l’ing. Giuseppe Livreri.
La Sezione di Sfruz, in Trentino, ha partecipato ad Innsbruck alla manifestazione della Croce Nera Austriaca, portando il saluto della Fidca e mio personale.
Prima della chiusura della riunione, il Comandante dei Veterani Americani, Peter Luste, che accompagnava il Presidente di Vicenza cav. uff. Sergio Chegia, ha consegnato al Presidente Lazzarini un Diploma di Benemerenza dei Veterani americani per l’opera che la Fidca ha svolto e continua a svolgere a suo mezzo.

INTERVENTO DEL CONSIGLIERE ALL’ORGANIZZAZIONE CAV. UFF. GIACOMO PARODI SULLA FUNZIONALITA’ DELLA FEDERAZIONE
- Nella nostra Federazione occorre mettere ordine con la comunicazione, col dialogo, la collaborazione, l’informazione e la partecipazione.
Tutto quanto noi facciamo deve avere un preciso obiettivo: RICORDARE TUTTI COLORO CHE NELL’ULTIMO CONFLITTO MONDIALE AVEVANO OFFERTO LA PROPRIA VITA PER LA DEMOCRAZIA, PER LA PACE E LA LIBERTA’ E PER UN MIGLIORE AVVENIRE. Dobbiamo aver presente che l’ultimo conflitto mondiale si trasformò in necessaria guerra di liberazione per sconfiggere chi, nei secoli, aveva sempre promosso in Europa guerre fratricide e movimenti di oppressione, per ridare ai popoli europei la Pace stabile.
Oggi come ieri, la FIDCA è contraria ad ogni conflitto, di qualsiasi dimensione, perché si sono create nuove condizioni che permettono di dialogare, evitando odio e conflitti.
La guerra preventiva è un grave pericolo che porta a fomentare odio e disunione a non finire. La nostra Federazione ha soltanto il principio di rispetto verso tutte le nazioni del mondo e dei governi che si sono scelte. La nostra amicizia é universale. Questi sono valori con cui ci riconosciamo, alleati di ieri e di oggi, conquistati con dura lotta nell’ultimo conflitto mondiale e che portiamo avanti.
Purtroppo la denigrazione verso la nostra gloriosa Federazione sembra non avere fine. Ecco perché non siano riusciti ad ottenere il contributo finanziario da parte dello Stato, grazie all’opposizione di alcune Associazioni che dura da oltre trenta anni. Ci hanno messo sempre in cattiva luce presso gli Organi Costituiti per impedire, con il mancato funzionamento, lo sviluppo della nostra Federazione. Questo non si verifica nelle piccole o grandi città d’Italia, dove la nostra Federazione è attiva, seguita e partecipata, e in varie città anche finanziata con contributi degli organismi istituzionali, dove i nostri avversari non possono nuocere con menzogne.
Nell’anno 1988, quando la nostra Federazione era stata riconosciuta ed il caro Morini presentò la richiesta di contributo allo Stato, a Roma fu sostenuto che La FIDCA era inattiva.
Un particolare evidente: l’Associazione Interalleati, riconosciuta due anni dopo la nostra Federazione, dal 1988 ha sempre ottenuto il contributo dallo Stato.
l'On. Martinazzoli nell'anno 1987 disse: "Le vostre Associazioni non sono sodalizi che invecchiano, perché si alimentano del contributo di una gioventù, che dopo il servizio militare si riconosce nelle vostre tradizioni, nelle vostre memorie e nei vostri esempi.

- OCCORRE STABILIRE NUOVE PROPOSTE DA INSERIRE NELLO STATUTO E NELLE NORME DI ATTUAZIONE PER LA SOLUZIONE DI ALCUNE LACUNE:
Le Sezioni Provinciali per denominarsi tali, dovrebbero avere un minimo di 150 Soci.
La Sezione Provinciale verrebbe stabilita dalla Direzione Nazionale quando avrà raggiunto i 150 Soci, valutando l'attività che svolge e che ha svolto, e se in regola, nell'osservanza dello Statuto.
- I Comitati Esecutivi delle Sezioni Provinciali devono promuovere la creazione di altre Sezioni in città e in Provincia, con almeno un numero di 15 Soci per ogni Sezione.
Le Sezioni in ogni Provincia, con delibera assembleare, eleggeranno un Comitato Provinciale, il quale coordinerà le attività di tutte le Sezioni sul territorio.
La valutazione di chi dovrà dirigere i Comitati Provinciali verrà elaborata dalle stesse Sezioni del territorio interessate, al fine di poter scegliere i migliori Soci Dirigenti attivi e influenti, proponendo all'Assemblea una rosa di candidati concordata.
Le Sezioni che inviano alla Direzione Nazionale relazioni di attività, rendiconti finanziari ed elenchi di Soci non veritieri, verranno sottoposti a giudizio tramite la Commissione Probiviri Nazionale, a seconda della gravità, i dirigenti verranno denunciati per falsità e dolo morale e materiale. La collaborazione con altre Associazioni va intesa sempre a vantaggio morale ed economico reciproco.
- Tutte le Sezioni, di massima, devono esercitare reciproca collaborazione, senza personalismi, invidie, in particolare da parte di quelle esistenti in una sola Provincia. E' molto costruttivo il dialogo fra le Sezioni, con lo scambio di esperienze per la promozione di attività e per rendere stabile la cerimonia dell'8 maggio in ogni Sezione, e per la cerimonia provinciale, che verrà organizzata dal Comitato con la collaborazione di tutte le Sezioni.
- Ogni Sezione deve operare al massimo possibile per ottenere una sede propria o in comune con altre associazioni, patronati, enti ecc. La sede nell'abitazione del Presidente deve essere sempre provvisoria, perché scomoda per tutti, personalizzata, staccandosi dai Soci che, per questi, potrebbe essere un recapito giornaliero, ed inoltre non bene accettata dalle Autorità Civili e Militari.
- La dirigenza delle Sezioni deve essere affidata a Soci volenterosi, altruisti, capaci di sostenere la nostra politica associativa. Le onorificenze, i titoli, le lauree ed i mestieri, sono tutti meriti che devono essere rispettati, però non hanno la priorità se interviene l'impegno, con coerenza nell'attività per l'interesse esclusuvo della FIDCA. L'ingegnere, il geometra, il professore, l'avvocato ecc., che dirige una nostra Sezione, deve concretamente operare per lo sviluppo dell'attività costruttiva e divulgativa della Federazione con tutti i suoi valori.
- La Direzione Nazionale come le Sezioni, deve stabilie i legami di amicizia con tutte le associazioni riconosciute dallo Stato Italiano, con rapporti di reciproco rispetto, e, se possibile, anche di collaborazione morale, considerando che le migliaia di nostri aderenti hanno le più disparate idee politiche e associative, e nel nostro seno abbiamo anche dirigenti di queste organizzazioni varie. Certamente le nostre relazioni avranno buon esito con quelle organizzazioni che intendono portare avanti, con noi, valori universali e l'amicizia con tutti i popoli, non solo nell'Europa unita, sostenendo che la guerra deve essere posta al bando.
- Carissimi colleghi del Consiglio Nazionale FIDCA, da parte nostra, cosa possiamo fare? Prima di tutto noi dobbiamo porre la nostra buona volontà, le nostre capacità promosse dalla nostra intelligenza al servizio della Federazione, pensando le migliori soluzioni per il suo sviluppo e valorizzazione.
- Per la nostra Direzione Nazionale e per le Sezioni FIDCA, la prima in campo nazionale con l'esclusiva verso le Autorità statali, le seconde sul proprio territorio per le cerimonie ed altre attività esterne, é indispensabile rivolgersi agli organismi istituzionali costituiti: Comuni, Province e Regioni, ed ai rispettivi Comandi Militari delle FF. AA. e dello Stato, per ottenere eventuale collaborazione, sostegno morale e finanziario, perché la nostra Federazione si onora di essere depositaria e custode delle gloriose tradizioni delle rispettive Forze Armate, a salvaguardia dei valori morali della nostra Patria, che ci hanno tramandato i nostri Padri, e dell'Europa Unita, garanzia di Pace, Libertà e di Democrazia, di concordia e amicizia con tutti i popoli del mondo.

LETTERA DELLA PRESIDENZA NAZIONALE ALLE PIU' ALTE CARICHE DELLO STATO PER IL RICONOSCIMENTO DELLA RICORRENZA DELL'8 MAGGIO 1945
Al Sig. Presidente della Repubblica,
Sig. Presidente del Consiglio,
Sig. Ministro della Difesa
Sig. Presidente della Repubblica, Sig. Presidente del Consiglio, Sig. Ministro della Difesa, la scrivente Associazione invia una petizione affinché, assieme alla data storica del 4 novembre, sia riconosciuta pure l'altrettanto data storica dell'8 MAGGIO 1945, che segnò la fine del secondo conflitto mondiale in Italia e in Europa. Tale ricorrenza é celebrata da anni in Europa, anche se in date diverse. In Italia invece é ricordata solo dalla nostra Federazione, la più attenta ai ricordi della Patria. Spero che le Signorie Loro possano prendere in considerazione la nostra richiesta, in modo da poter ricordare degnamente, con una loro giornata, tutti coloro che sono caduti per ripristinare la Libertà e la Democrazia in Europa e nel mondo.
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